Come zattera in balia della tempesta

Sostenere i giorni, diventa sempre più difficile. Per la prima volta, restare a galla, mi sfinisce.

Il vento è molto forte. La mia imbarcazione è rotta ed i pezzi di legno, si stanno staccando.

Li vedo prendere il largo fino a disperdersi nel blu profondo che li inghiotte. Ho finito la vernice protettiva. La pioggia penetra in più punti.

Ho freddo…

Il mio cuore, ha disperso in breve tempo, il bellissimo colore che con pazienza, era tornato a rivestire i vari strati.

Probabilmente non era ancora terminata bene la procedura di restauro, come avevo pensato.

Sono come fatta di vetro, ora. Sono di una fragilità tale, che ne sono a tratti, spaventata.

Tutto ciò che ora vivo, mi attraversa e mi lacera. Un mostro invisibile che strappa a morsi piccoli, ma profondi, i miei passi.

La vita dei miei pazienti, si attorciglia intorno al mio vissuto. Mi emoziono così facilmente, che mi sento estremamente vulnerabile.

La sofferenza altrui, un tempo gestita bene, diventa un tentacolo, che risucchia tutte le mie energie, per riuscire a divincolarmi. Ogni persona ricoverata, ora, più che mai, mi entra nel cuore.

Iole, col casco, che non smette di lottare. Ed io, con lei. Io e le mie colleghe la chiamiamo, la sollecitiamo a resistere. Le accarezzo le mani, la incoraggio.

Ogni giorno, però, vedo il respiro sempre più debole. La giriamo più volte, per cambiarle posizione, per l’igiene, per rifare il letto. È pesante. Dapprima collaborante, ora, inerme.

Non collabora più…è sfinita. Una foglia che si stacca lentamente dal ramo. Le piaghe di decubito, quelle maledette, aggrediscono i suoi tessuti. Ogni volta che apro la porta, temo il peggio. Arriviamo a somministrare morfina. Non risponde più agli stimoli.

I lacci del casco, sono talmente tirati attorno al suo viso, da modificarne i tratti. Non possiamo allentarli.

Una minima fessura ed i suoi polmoni ne risentirebbero. Il rumore è forte. Fastidioso per l’anima. Ogni tanto suona pure l’allarme. I valori dell’emogas, sono ogni giorno, drammatici.

Non avete idea di cosa si possa sentire, dentro, nel profondo, nel vedere una persona in quello stato.

Se ne va. In un giorno di nebbia.

I pazienti sono quasi tutti allettati.

Ho la schiena quasi distrutta. Spesso la cefalea accompagna i miei rientri a casa, come fosse un sasso gigante che preme sugli occhi.

Le nuove colleghe sono carine. Mi devo ancora ambientare bene e capire la disposizione dei vari materiali.

Entra anche Filomena, 74 anni. Diabetica. Lei ed il marito si sono contagiati perché i nipoti, sono andati a trovarli. Il marito è morto mentre lei è ricoverata. Una tragedia.

È moralmente in terra. La saturazione si aggira su 90, con la maschera di Venturi. Per farla mangiare, mettiamo in atto tutto quanto è umanamente possibile. Mi racconta che era sposata da 55 anni. Le dico che pregherò per lei. Piange e mi ringrazia. Mi dice che ha due nipoti. Che ama tanto e che la contraccambiano. Le dico che le nonne sono importanti. Che deve insegnare loro, ancora tante cose. Un sorriso abbozzato mi fa comprendere che quello sarà il mio gancio, per darle speranza.

Quando Giovanni, va a casa, dopo esser stato in rianimazione ed aver visto morire tutti i giorni, per una settimana, alcuni suoi compagni di stanza, io mi commuovo di felicità.

Poi c’è Guglielmina, 84 anni. Capelli grigi. Sovrappeso. Simpatica. Mi dice che non vuole morire. Ed io le rispondo che nemmeno ci penso a farla morire. Io sono lì per farla vivere. E lei” Perché sai, io amo la vita!”. Le dico “ Ti voglio bene!”. E sapete lei cosa mi risponde?

Mi dice” Lo so. Io sento che tu mi vuoi bene”.

Ed io cerco di fermare una lacrima che non ci sta a farsi comandare di stare al suo posto. Io e lei, sole, in quella stanza. Ci guardiamo.

Ecco.

Un giorno, tornata a casa, ho detto ai miei figli” Ho solo bisogno di gentilezza” e mi son messa a piangere.

Loro si sono alzati e mi hanno avvolta tra le loro braccia. Nemmeno so perché sono crollata. Ho detto loro che sono infarcita di mille emozioni. Ripeto che non ho paura.

Prego. Se non avessi la Grazia della fede, andrei alla deriva.

Alla tv, guardo solo programmi leggeri.

Leggo. La mente deve esser dirottata verso luoghi distanti .

M’incazzo( passatemi il termine) quando la gente non rispetta le regole basilari. Quando si parla di cenoni. Quando si dice di riaprire gli impianti sciistici. Quando ci si lamenta che dobbiamo restare a casa.

Ed io, come tanti altri che lavorano in Ospedale, rischio la pelle. Ogni giorno, ogni istante.

40 pensieri riguardo “Come zattera in balia della tempesta

  1. Impossibile frenare le lacrime, leggendo questo tuo grido di dolore di non poter fare di più.
    Siamo cosi vulnerabili di fronte alla sofferenza che ci viene regalata senza un motivo preciso.
    Ogni mia parola mi sembra inutile di fronte alla realtà che tu combatti ogni singolo instante, nel mio cuore sento tanta sofferenza per quanti ancora saranno risucchiati in questo vortice che sembra non finire.
    Vorrei starti accanto, darti energie quando non c’è la fai, stringerti forte e piangere insieme per allentare la tensione che soffoca.
    Pensare di starti vicino non sai quando ci aiuta a non farci sentire inutili, non possiamo fare altro che starci nelle nostre case, per non complicare di più la vostra vita, e la nostra, specialmente per noi di una certa età, con figli lontani.
    Grazie dal profondo del cuore dolce anima, riguardati quando puoi, sei indispensabile per i più deboli, questo Dio lo sa
    Ti abbraccio tantissimo💖

    Piace a 1 persona

  2. La Vita…quanto preziosa ed importante dev’essere per Te, la Vita!
    Missione, Zelo, Cura, Affetto, Preghiera…Speranza…
    Colori meravigliosi che dipingono, in silenzio, il “paesaggio” che circonda il Tuo Volto.
    Grazie di cuore, meravigliosa Creatura!
    Per avermi accompagnata dentro quelle stanze isolate, ma irradiate da luci d’immensa sofferenza e incomparabile amore.
    Grazie DINA, per quel Tuo cuore grande …che tanto sa avvolgere e colmare di tenerezza.
    Onori la Vita, il sogno più bello di Dio!
    E grande sarà il Tuo merito!

    Coraggio DINA!
    Che l’affetto, la gratitudine e le preghiere di noi tutti, diano nuovo vigore alle Tue “ali”.

    Un tenerissimo abbraccio.
    Nives

    Piace a 2 people

    1. Non so nemmeno da dove iniziare per ringraziarti.
      Leggo.
      Rileggo.
      Rifletto.
      Le tue parole, così orlate di emozioni, hanno ora, un effetto particolare.
      Mi vien da piangere. La mia fragilità è sempre in agguato.
      Cavolo…
      Hai descritto con sensibilità, i miei giorni, come tu fossi lì, accanto a me, a condividere i miei passi.
      Con braccia aperte, lascio che tutto mi avvolga, pian piano…ogni tua frase, è balsamo.
      Di quelli lenitivi.
      Grazie anche per le preghiere. Dono raro e prezioso.
      Ti stringo, con immensa gratitudine, per la tua visita.

      "Mi piace"

  3. Cara Dina, carissima e forte donna, non sai quanto ti ammiro e ti penso in questi giorni così difficili in cui, specie sui social, si leggono pensieri e affermazioni che dovrebbero far vergognare chi li scrive. C’è questa manica di imbecilli che non si rende conto della situazione, blatera di libertà violate (chissà perché, ma a me viene in mente quella frase di Gibran:”… adoravate, prostrati, la vostra libertà”) e pensa ai cenoni che magari sino all’altro ieri mal sopportava come obbligo e poi ci sono persone, anime grandi, come la tua, che si sfiniscono per aiutare chi soffre. Ti prego, resisti. La fede ti sorregge e questa cosa, che io molto ti invidio, ti aiuterà ad andare avanti nel tuo prezioso compito. Gentilezza e amore, oh, di quanto ne ha bisogno il mondo….Ti abbraccio anch’io, che non so se e quando riuscirò a riabbracciare mio figlio lontano, che ormai è un anno che non lo vedo se non su Skype. 😘❤️

    Piace a 1 persona

    1. In un giorno così pieno di stanchezza.
      Di visi ansiosi che mi porto a casa.
      Di un mal di schiena allucinante.
      Arriva il tuo commento, per il quale hai speso tempo prezioso.
      Per me, è come ricevere un abbraccio.
      Se solo tu sapessi, quanto mi fanno bene le tue parole!!!
      Mi mettono addosso una coperta. Calda e confortevole.
      Dalla quale ricavo quel tepore indispensabile per lenire il giorno.
      Anch’io provo rabbia, provo tristezza, per le parole ed i comportamenti che sono irrispettosi verso altri e soprattutto verso chi lavora a stretto contatto coi malati.
      Mi spiace tanto per tuo figlio. Capisco perché ho rivisto il mio dopo sei mesi.
      Il mio cuore di mamma, ti è accanto.
      Speriamo e procediamo.
      Prego che presto tu possa riabbracciarlo.
      Un bacione.E grazie ancora.

      Piace a 1 persona

      1. E tu non sai quanto bene ha fatto a me leggere il tuo post stamattina presto. Quando leggo della vostra fede ( tu, Tiziana e Vincenza) mi riempio di speranza. Non ho ancora questo dono, probabilmente dovrò conquistarmelo proprio, non so, ma lo sento vicino, specialmente quando leggo i vostri post.
        Quanto a Giovanni, lui può venire solo in estate, un mese e mezzo, quando il teatro chiude, il che significa che, sempre se tutto va bene, quando lo rivedrò saranno passati due anni. Ti abbraccio. Coraggio per tutto.

        "Mi piace"

    1. Vicky! Mia cara!
      Quanto è dura… non immaginavo potesse esser così sfiancante. Se non avessi il dono della fede, non so come potrei affrontare tutto ciò.
      Ti voglio bene pure io. Lo Spirito, ti sollevi e ti porti sempre nella leggerezza.
      Un bacione❤️.
      E GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE

      "Mi piace"

  4. Tu sai tutto ” Tu sai che io ti amo per quello che fai…” Resisti, prego per la tua resistenza…..fra poco vado a farmi un’ora di adorazione 15.30-16.30 , vado a parlare con GESU’ di te e di quelli come te . Ti abbraccio forte

    "Mi piace"

  5. Ci vorrebbe un’epidemia di buon senso, soprattutto di sensibilità e d’amore, di senso civico, se non altro per rispetto delle moltissime persone che, come te, lavorano con ritmi insostenibili a contatto con chi soffre, e voi con loro. In questo periodo non sono di vitale importanza i cenoni, le vacanze, soprattutto lo shopping natalizio, che da sempre ritengo quasi un obbligo, regalare certo… ma quanto è più vero un abbraccio dato col cuore, e non solo a Natale! Mentre c’è chi pensa alla settimana bianca, c’è chi invece pensa a salvare la vita di molte persone, tra mille angosce, fatica fisica e mentale… Anch’io m’incazzo, e non poco, riflettendo su questo. Posso solo pregare per te, per voi tutti, che Dio rinnovi le vostre forze ogni giorno, ogni istante, vi dia coraggio e sostegno nei momenti difficili, un abbraccio forte di cuore 🙏🏻 💞

    Piace a 1 persona

  6. Fulvia ha detto tutto quello che avrei detto io, non voglio ripetere, sai quello che io penso di te, quanto io ti stimi e ti rispetti come donna e come professionista. Mi turba molto il tuo dolore, la tua stanchezza e vorrei poter fare qualcosa, essere inermi davanti a tanta sofferenza fa star male veramente, ma ci siamo attorno a te a sorreggerti e sono sicura che tu riesci a percepirlo. Sii ancora più forte, il Signore dà il carico maggiore a chi ha le capacità di sopportarlo, senza di te molti non ce la farebbero, ne sono sicura ❤❤❤

    Piace a 2 people

  7. Io sto piangendo.
    Sento la tua stanchezza, il tuo dolore, la tua commozione, la tua tenacia.
    Sento e non posso che ringraziare Dio per il dono immenso che ci ha fatto, la fede. E per il dono che mi ha fatto, tu.
    Lo so che è difficile, tieni duro.
    E spero davvero che le persone capiscono l’attenzione, il rispettto…ho visto cose che mi hanno fatto inorridire per la facilità con cui venivano prese e altro se mi sono “incazzata”, ho rischiato di rompere un affetto familiare e un’amicizia ventennale. Eppure si continua a essere “stupidi”.
    Tieni duro Dina, per chi , come me (lo dico senza superbia e senza modestia ma come dato di fatto) ha rispetto per chi è in prima linea, per chi è ammalato, per chi non vuole ammalarsi.
    ❤ E grazie sempre.

    Piace a 3 people

    1. Anima dolce! Caminiamo insieme in questa vita punteggiata di respiri e di soste. Di vento e di aridità. Di salti in alto e cadute a terra.
      Rialziamoci, sostenendoci a vicenda.
      Un giorno, leggeremo questi messaggi e ricorderemo quanto coraggio abbiamo attinto, dalle preghiere vicendevoli.
      Tengo duro, non ho scelta.
      Mentre tutto scivola, e scappa di mano, m’impunto in terra e non demordo.
      Il tuo angelo, vegli su te.
      Grazie, carissima 😘

      Piace a 1 persona

  8. Dina, proprio ieri parlavo con una mia carissima amica e parlavo del mio bisogno di avere gentilezza intorno a me. Nell’abbraccio dei tuoi figli ho rivisto lo stesso abbraccio che i miei figli hanno dato a me.
    Ti abbraccio anche io. Porta una carezza ai tuoi pazienti da parte mia e grazie per quello che fai.
    Grazie di cuore.

    "Mi piace"

Grazie per il tuo prezioso tempo!