Maestri di vita

Ho sempre notato con grande meraviglia, gli atti di gentilezza.

Lavorare nel reparto Covid, ha amplificato i miei sensi, ed ora, ogni volta che ne intravedo uno, il mio cuore allarga le braccia e subito, indossa uno strato di gioia.

Come carezza sul viso, di quelle che ne senti l’effetto , anche dopo molto tempo ancora…

Lavoro con tantissimi medici: ortopedici, otorini, ginecologi, chirurghi generali, urologi, etc.

Ognuno con peculiarità diverse. Caratteri scontrosi, prime donne, lunatici, impazienti, loquaci o estremamente silenziosi.

Alcuni di essi, hanno un modo così delicato, di trattare i pazienti, che ancora oggi, ne resto stupita.

Il valore della gentilezza, per me, non ha eguali.

Incisione d’oro, ricamata da preziose perle, cucita sull’anima di chi pone, fra i suoi gesti, quella particolare sensibilità, che soffia fiori, anche nel gelido inverno.

Martedì, ad esempio, mentre strumentavo, il chirurgo maxillo-facciale, tracciava linee di repere, sul viso di un paziente anziano, di 85 anni, per l’asportazione di una neoformazione maligna. Dialogava, gli spiegava con calma cosa avrebbe fatto, lo rincuorava.

Nel frattempo, nonostante l’età avanzata, individuava le rughe d’espressione , per far si, che poi l’incisione, e quindi la conseguente sutura, non lasciassero brutti segni.

In quel gesto, vi ho letto un messaggio di grande rispetto e passione per la professione medica.

Per me, è un onore, lavorare a fianco di simili persone.

Sono maestri di vita.

M’insegnano a desiderare di esser una persona migliorare.

Perché donare un atto di gentilezza, sparge amore…