Gentilezza…

La gentilezza, è un segno di grande forza.

Riuscire a fissarla, come pregiata ceralacca, tra gli strati del Dna, è solo delle persone più speciali.

Essa è ricca di pregiati pigmenti che conferiscono all’anima, il sapore antico di un sigillo nobile.

Quando la noto nelle persone, il mio dito indice, la percorre con delicatezza.

Vi aggiungo gocce calde di pioggia. Quando diventa morbida, ne prendo un frammento, e l’appoggio sul mio cuore.

Ogni pezzetto, anche quello più minuscolo, provvede a rendermi felice.

Quando un figlio adulto, accarezza il volto della madre, sdraiata nel letto, appena operata di tumore.

Quando un padre, si tatua intorno all’orecchio, l’apparecchio auditivo che la piccola figlioletta, dovrà portare per tutta la vita, per non farla sentire a disagio.

Quando vedo entrare in pediatria, dalla finestra della Sala Operatoria, un paio di volte la settimana, quelle due donne, di una certa età, col buffo naso rosso, per far servizio di clownterapia.

Quando mio padre, abbraccia commosso mia mamma, dopo cinquant’anni di matrimonio, perché è due giorni che è ricoverata in Ospedale e manca da casa.

Quando un quindicenne aiuta un’anziana a portare le borse della spesa.

Quando tre mie colleghe, a sorpresa, con un bigliettino anonimo, messo nella mia cassetta postale, m’invitano a cena. Perché sanno che è un periodo un po’ così…

Ed allora, quando entro in pizzeria e le vedo, le mie lacrime parlano di immensa gratitudine.

Quando Lucetta, Paola, Miranda, Lorena, mi mandano messaggi , chiedendomi semplicemente “Come stai?”.

Quando Roberta, al lavoro, mi ha detto” Se hai bisogno che ti faccia qualche reperibilità, non esitare a chiedere!”.

Quando Gil, si rende disponibile per ogni cosa.

Quando la mia collega Lara, deve rientrare dalle ferie, perché, altrimenti, non riuscirei ad assistere mia mamma, il giorno dell’intervento.

Come non lasciarmi travolgere dall’effetto gentile, di tali gesti? Di tali parole?

Ed io sfioro ed intrappolo, tra il mio respiro, amore.

Come piuma soffice. Di quelle che accarezzerei per ore. In silenzio.

Perché forse, percepisco, che siano le stesse, che rivestono le ali degli angeli.

Presenza di Dio, fra noi.

Perché un atto di gentilezza, può rendere un giorno qualunque, un giorno da ricordare per sempre.

Vi abbraccio.

Tutti.

Ricambiando la gentilezza, con un sorriso. Così aperto, da far strizzare gli occhi di contentezza.

Grazie!