Aspettare il Natale

Il mio Natale, profuma di Milano.

Di una maestra delle elementari, Liliana, sempre col rossetto, che quando parlava, aveva un sorriso che incantava.

Che accarezzava i capelli, quando passava tra i banchi.

Che lodava la bella scrittura e spiegava più volte i problemi a chi non li capiva, senza stizzirsi.

Entrava. Ci si alzava in piedi. Tutti col grembiulino bianco e si diceva “ Buongiorno”.

Non si parlava. Perché ascoltare lei, era interessante. Sapeva far leva sulla nostra curiosità ed attirava la nostra attenzione come un vero artista del circo.

La mitica sezione “ F “.

Per Natale, tutte le classi , decoravano il grande albero, con bigliettini colorati. Nei corridoi, si avvertiva vivacità ed allegria.

Le vacanze si avvicinavano e Gesù Bambino sarebbe arrivato con i suoi doni.

Facevo la letterina per tempo. Un solo gioco, chiedevo. Sapevo che miei genitori, avevano pochi soldini da consegnare a Gesù.

Ancora oggi, quando nelle vetrine vedo un Cicciobello, il mio ricordo va ai miei Natali.

Era il dono che chiedevo. Quanto mi piaceva! Quanto lo desideravo. Ci passavo ore.

Lo pettinavo. Lo lavavo. Lo coprivo con una copertina fatta a mano da mia nonna. Si sedeva al mio fianco, quando eravamo a tavola. Gli leggevo le favole, imitando i vari personaggi. Lo portavo a letto con me. Impaurita dal buio, egli era il mio angelo custode.

A lui, ho raccontato il primo bacino che ho dato al bambino che mi piaceva. Lui mi è stato accanto quando la mamma è stata per molto tempo all’Istituto dei tumori.

Era il mio fratellino.

Fra la sua cuffietta ho pianto quando desideravo che mia mamma tornasse a casa. Insieme abbiamo pregato. Insieme abbiamo sperato.

Il papà lavorava tutto il giorno ed io stavo con la nonna materna che saliva dal paese, per stare con me.

Ci doveva essere qualcuno a sostituire la mamma, in portineria.

Poi, un giorno, quando di nascosto, sono andata col papà a trovare la mamma ( a quei tempi era vietato l’ingresso ai bambini), l’ho lasciato a lei. Perché le facesse compagnia.

Quando ho visto che era così pallida. Dimagrita. Con le occhiaie che arrivavano a coprirle quasi tutto il viso, non sono riuscita a riportarlo a casa con me.

Ci siamo abbracciate a lungo. Sul letto bianco. Le infermiere hanno capito e ci hanno lasciate così…

Strette. Strette.

Non riuscivamo più a staccarci. Le nostre lacrime silenziose, si confondevano tra i capelli. E scendevano giù nel mio cuore.

Io non sapevo.

A lei avevano detto che aveva pochi mesi di vita. Circa tre.

Le lasciai Cicciobello. Così saremmo state ancore vicine.

La notte, mi mancava tanto, avevo paura.

Molta.

Pregavo Gesù.

Di coccolare la mia mamma. Di scaldare le sue mani gelide.

Di farla tornare presto a casa.

E così fu.

Nemmeno i medici seppero spiegarlo.

Ma lei tornò a casa.

E per me, dopo alcuni mesi, in un giorno d’estate, fu ancora Natale.

114 pensieri riguardo “Aspettare il Natale

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  2. Mamma mia, son arrivata alla fine di questo meraviglioso racconto col groppone in gola. Ho temuto il peggio e invece… l’amore fa miracoli. La te bambina che coccola e si prende cura del suo cicciobello ha fatto pensare tanto a me bambina ed alla mia Ciala. ❤

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    1. No. Poco rispetto.
      Poca attenzione ai sentimenti.
      Talvolta però, e credimi, ne so qualcosa, nell’insegnamento si è persa la passione. Il desiderio di conoscere chi hai davanti. La capacita di essere “Maestro”.

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  3. Il tuo grande amore gli diede la forza di combattere il drago che la stava divorando.
    Il tuo cicciobello ti dava anche a te la forza di dimostrare alla tua mamma tutto il bene che non sapevi dirle a voce.
    Sei il nostro angelo…custode :))
    Ti faccio gli auguri per le Sante feste Natalizie con tutto il cuore carissima,avrò parecchio da fare in questi giorni…meglio adesso 🙂
    Ti abbraccio con affetto ♥

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    1. Ma grazie caro Seph!
      🤗.
      Ti dirò anche sotto la scorza più dura, si trovano le anime più morbide.
      Persino gli orsi si lasciano corrompere dalla dolcezza del miele…😜.🍯
      Ti abbraccio forte.
      Grazie di esser passato. Ti auguro buona serata.

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        1. Ti avevo persa😰.
          Ora son di là a leggere. Per recuperare.
          Provo cancellare l’iscrizione ed a reiscrivermi. Voglio proprio vedere se poi mi arrivano le notifiche.
          Mannaggia a WordPress😬😤

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  4. Entro in punta di piedi silenziosamente ti lascio Un abbraccio è un augurio per il Natale ma soprattutto per un anno migliore e speriamo lo sia per tutti questo nuovo duemiladiciotto il cui otto sdraiato rappresenta l’infinito.
    Sherabbraccicari

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  5. Lascio sempre per ultima la lettura di un tuo post, per assaporarne meglio il contenuto, per vivermi le tue parole completamente, perché non voglio perderne nemmeno una. E ogni volta c’è qualcosa di commovente in quello che ci racconti, sia che riguardi te, che qualche paziente, che altre persone in generale, e credo sia per il fatto che tu racconti col cuore e trasmetti le tue profonde emozioni. Ma con questo post non mi hai semplicemente commossa, mi hai proprio fatto piangere, per te, piccola, piccola, col bisogno grande della mamma, per il tuo cuore grande che le ha donato la cosa più preziosa che avevi, ma soprattutto per il miracolo, quello dell’amore, che ha commosso Dio e lo ha fatto intervenire. Ha ragione Daniele, c’è profumo di Dio, nel tuo Natale, ma soprattutto nell’Amore, che tu hai seminato e che continui a spargere intorno a te. E io ne raccolgo un pizzico, perché mi aiuta a non perdere la speranza e a rafforzare la mia fede, che a volte vacilla. Prego Dio che mi aiuti sempre a riconoscere l’amore ovunque venga espresso e che mantenga viva in me questa fiamma che muove ogni cosa. Grazie, con tutto il mio cuore, per essere sempre con me, per l’affetto che mi doni. Che il Signore ti benedica, cara, che la sua rinascita sia gioia viva nel cuore di tutti noi. Buon Natale! ❤ 😀 ❤

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    1. Tu mi doni sempre, e dico sempre, una grande emozione.
      Brividi che entrano dentro e scuotono di bellezza e gioia, la mia anima.
      La quale danza di gratitudine e belle sensazioni.
      Le tue parole sono profonde.
      Sono rigeneranti.
      Ed io, le prendo a braccia aperte, con le mani rivolte verso l’alto, per non disperderne nemmeno una briciola…
      Prego che la tua fede sia come roccia.
      Ti stringo a me.
      E non ti lascio andare.❤️
      Grazie.
      Grazie, con eco infinito…

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    1. Bellissimo!!!
      Sì, concordo. Lei, poi, mi disse, che il mio amore le diede la forza di resistere.
      Ma Dio, è stato la Forza!
      Ancora oggi, se ne parliamo, ci commuoviamo 😞.
      È per quello che i nostri incontri, profumano sempre di festa e di gioia.
      Sempre!
      Grazie😘

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    1. Giulianaaaaa, no, ti prego!
      È andata bene. È tornata a casa. Dio, ci ha salvate.
      Entrambe!
      Non ce l’avrei mai fatta. A quei tempi, mio papà era sempre al lavoro ed era poco espansivo.
      Col tempo è cambiato. Ma allora, il suo cuore era “ rigido”.
      Ti abbraccio, mia dolce e sensibile anima🙅🏻❤️

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  6. Natale è anche aspettare la guarigione, il ritorno di una persona cara. Rinunciare a qualcosa di caro, di prezioso per noi a beneficio degli altri. Ciao Dina. Mi hai commosso come sempre. Un abbraccio

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  7. Che commozione nei tuoi post cara Dina. Come sempre il tuo animo gentile traspare da ogni parola. Cicciobello… ambito da tutte noi bambine… anche io l’ho desiderato, chiesto ed avuto. Anche io con lui ho passato momenti dolcissimi, la mia nonna gli aveva cucito un corredino di abitini uno più bello dell’altro. Perfino uno bianco per fargli il battesimo. E avevamo organizzato perfino una festicciola. Lo avevamo portato in chiesa con noi, avevamo preparato una bella torta, i sacchettini con i confetti celesti, le bibite… che bel ricordo che mi hai riportato alla mente. Grazie! ❤

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    1. Ma dai?
      Quanto ho giocato! Mia mamma non ha più potuto avere figli.
      Un fratello o una sorella mi son sempre mancati. Tantissimo!
      Ho avuto lui.
      Beh, almeno non litigavamo😅
      Grazie del tuo commento.
      😘

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      1. Anche a me sono sempre mancati, avevo dei cugini ma ancora adesso avere un fratello o una sorella mi piacerebbe tantissimo. Le bambole sono sempre state il mio gioco preferito, erano tutte miei figli però 😂
        E quando andavo a dormire e avevo paura mi immaginavo un filo immaginario che ci teneva legati: se portavano via me, loro sarebbe venute via con me.
        😘

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        1. Ma dai!
          Un altro punto in comune.
          Sì. Ho quasi cinquant’anni, ma spesso il desiderio riaffiora…
          È per questo, che ho sempre detto a me stessa che avrei avuto almeno due figli.
          E la favola, è stata scritta.
          😘

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  8. le tue parole sono sempre dolci e delicate, quando gli argomenti sono così ricchi di emozioni non si può non esserne toccati…
    ti lascio un abbraccio e l’augurio di un Natale sereno e pieno d’amore 🤗😘

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Grazie per il tuo prezioso tempo!