Poche parole, affetto immenso!


Questo è il messaggio di mio papà, ricoverato in Riabilitazione, dopo un intervento di protesi d’anca.

Ha settantasei anni. Un paio di anni fa, gli ho regalato il cellulare, per imparare ad usare whatsapp. Non ci avrei mai creduto. Ma è diventato bravissimo!

Certo. Capita che ci facciamo grandi risate, quando mi dice che non è  lui a combinare pasticci, se il telefonino fa strane cose, ” No, assolutamente , io non ho fatto niente”!

Lui categoricamente dà la colpa a qull’aggeggio tecnologico che vuole decidere di testa sua.

Ed anche coi miei figli, spesso coinvolti da lui, per farsi rispiegare i tranelli vari, è sempre un divertimento.

Io li guardo.  Un terzetto fantastico. Andrea che pigia velocemente i tasti, Reby che spiega divagando qua e là, lui che scuote la testa e dice loro ” Se voi andaste un po’ più piano, forse ci capirei qualche cosa!”.

Lui è stato il loro nonno. Quello con la N in tridimensione. Quella scritta a caratteri cubitali, da usare per imbrattare i muri di speranza, di saggezza, di sogni.

Ciò che non ha fatto con me, ha fatto, moltiplicato all’ennesima potenza, con loro.

Si è perfino trasformato. Ha indossato una nuova luce. Ha cambiato addirittura il modo di ridere. Perché gli occhi hanno imparato ad allargarsi di felicità, prima della bocca. Sempre restio a spogliarsi della sua dignità maschile, ha iniziato a lasciare sotto le scarpe, il suo orgoglio, nel manifestare apertamente i suoi sentimenti.

Le sue braccia si sono allungate per abbracciare di amore i suoi unici due nipotini. I piedi hanno imparato a calciare palloni, ad andare in bicicletta scoprendo nuovi sentieri , a giocare a nascondino. Le sue mani giganti, a pettinare le bambole (anche se inizialmente abbassava la tapparella per paura che i vicino lo notassero).

È entrato nelle favole con loro. Anche se a lui,  nessuna mamma , ha mai narrato una favola, perché morta quando aveva soli otto anni.

Cresciuto come l’ultimo dei suoi cinque fratelli, non è riuscito ad avere il viso accarezzato da mani materne. Ed ancora oggi, quando ne parla, un velo di tristezza, torna ad abitare nel suo sguardo.

Ora, nessun ostacolo gli impedisce di esclamare” Ti voglio bene!”. Perché io, l’ho insegnato a lui!

Io.

Io, che lo abbracciavo, con tutta la mia forza.

Io, che lo baciavo con dentro tanto affetto.

Io, sono riuscita a contaminarlo.

E lui si è “ammalato” di desiderio di amare, senza vergogna.

Dio ha fatto il resto, naturalmente. Prendendo per mano i nostri cuori, rivestendoli di fede.

Il suo messaggio parla chiaro.

Non lascia dubbi.

” Solo il Signore, sa quanto bene, io ti voglia “.

Quella mattina stavo entrando in Ospedale per iniziare a lavorare.

Chi mi ha incontrata, ha visto una lacrima di felicità, accarezzare il mio sorriso.

Bisogna dirlo il più possibile.
Sono solo tre parole” Ti voglio bene”.

Ma dentro ci stanno mille pagine di emozioni. È un libro che nessuno si stanca mai di leggere.

Mai.

82 pensieri riguardo “Poche parole, affetto immenso!

  1. Quanto è vero. In 3 parole c’è un intero universo di emozioni che nessuno può comprendere, se non viverle. In questo mondo fatto di superficialità e di fretta, basta davvero poco per riuscire a dare tanto.
    Bellissimo testo che ti ringrazio aver condiviso con noi ♥ una carica emotiva mi è giunta al cuore… forse perché il mio papà è mancato quando ero una ragazzina e quelle 3 parole, non posso sentirle o dirgliele più ♥ grazie

    "Mi piace"

  2. Che gioia è sempre leggerti, ogni volta mi fai commuovere e mi trasmetti emozioni indescrivibili. Io, purtroppo non ho una gran bella esperienza della famiglia che ho avuto, padre padrone con cui ho avuto un pessimo rapporto, mamma un angelo, ma non era abitudine scambiarsi un abbraccio o dirsi “ti voglio bene”, un abbraccio l’ho avuto solo fuori dalla famiglia. Forse per questo ho imparato quanto invece fosse importante trasmettere l’affetto, coi gesti e con le parole. Sei una persona meravigliosa, Dina, perché nonostante anche tu, come tutti, abbia i tuoi problemi, sai infondere nelle persone l’affetto, la fede, la gioia di vivere e, soprattutto, una cosa fondamentale, la speranza. Tanti auguri al tuo papà per una rapida guarigione. Un abbraccio grande, cara, con tutto il mio cuore. ❤ ❤ ❤

    Piace a 1 persona

    1. Anche mio papà, da piccola era un padre padrone.
      Poi, andando in pensione, è cambiato tantissimo.
      Ho imparato a conoscere da vicino il suo cuore. L’età lo ha ammorbidito e, tra le fessure, son entrata con maggior determinazione e consapevolezza.
      Se fosse morto, non avrei conservato un buon ricordo.
      Dio, ci ha fatto la grazia, di imparare a conoscerci come padre e figlia. Con rinnovato amore.
      Grazie Marianne. Tu sai bene cosa è la speranza. In questo io ho ancora tanto da imparare da te…
      ❤️❤️❤️

      Piace a 1 persona

  3. Mi sono commossa anche io, leggendo questo frammento di vita vera. Mi ha ricordato un mio zio, (un carissimo zio che sta combattendo con un brutto male e nonostante il suo apparente egoismo), mi ha scritto che sono una persona speciale e che prega sempre Dio per me. Sono piccoli doni di cui sono immensamente grata quando li ricevo o quando li riceve qualcuno. Grazie per le “emozioni”. 🙂

    Piace a 1 persona

  4. Che meraviglia! Sai che a mio padre è successo lo stesso? Io mi sono convinta che sia perché, quando invecchi , quella scorza che ti serviva a proteggerti dalla durezza della vita naturalmente va via e lascia spazio alla tua vera natura. Anche lui, difatti, si era costruito una bella armatura per combattere contro i suoi fantasmi.. ora è libero e si vede ❤️

    Piace a 2 people

    1. 😂😂😂.
      Non sono un’aliena.
      Ritengo che vivere accompagnata da troppa sensibilità ( quanto è ingombrante) e lavorando a contatto con chi soffre, Dio, mi abbia donato la grazia, di entrare in sintonia con gli altri. Con grande rispetto per la malattia o le persone più deboli…
      Mi appiccico le loro emozioni, perché le sento, le vivo, le vorrei attenuare.
      Grazie , mia cara Laura.
      Tu sei altrettanto sensibile, son certa che comprendi.
      😘

      Piace a 3 people

  5. Riesci a farmi piangere e sorridere contemporaneamente. Quanta dolcezza nel messaggio del tuo papà racchiusa in poche parole. Sei riuscita a fare di lui una persona nuova con tutta la forza prorompente del tuo amore. Tutti i doni che Dio ti ha fornito hanno contribuito a fare di te un DONO per i tuoi cari e per le persone che avvicini. Cara Dina ti voglio bene.

    Piace a 2 people

  6. A volte il “ti voglio bene “ è nei gesti, per alcuni “banali”, è nell’esserci quando sarebbe più comodo andarsene, è nei riproveri, anche se non sei più una bambina. Per alcuni è più facile dirlo che dimostrarlo. Da quanto hai scritto tuo papà fa entrambe le cose, tutto ciò è bello e molto dolce.
    Tanti auguri di pronta guarigione, un abbraccio!

    Piace a 4 people

  7. Che tenerezza immensa. Nemmeno mio papà è stato mai un gran coccolone ma, anche lui grazie a WhatsApp, ha iniziato a scrivermi “ti voglio bene” da qualche anno a questa parte.
    I miei figli invece li abbraccia eccome, se li coccola e lì bacia spessissimo. La scorsa settimana mentre le metteva la giacca per ritornare a casa nostra a Giulia ha detto: lo sai che ti voglio bene? ❤️
    Magie dei nipoti? 😊

    Piace a 3 people

    1. Bellissima condivisione di ricordi.
      Di quelli che fanno stare bene, anche a distanza di tempo…
      Sì, forse la magia dei nipoti, fa nascere dal cilindro della vita, sorprese inaspettate!
      Ti abbraccio, dolce Serena♥️

      "Mi piace"

  8. Che dolce tuo papà!! Credo che poi la vita si riassuma tutta qui. Nell’amore che pervade una famiglia, nel senso di unione anche. E come dico spesso la mela non cade mai lontano dall’albero. Spero si rimetta prestissimo. 😊

    Piace a 3 people

    1. “L’amaro”del suo cuore, con l’avanzare dell’età, ha lasciato il posto, a granelli colorati di zucchero.
      Il calore , poi, della famiglia, è riuscito a creare un collante straordinario!
      Grazie del complimento☺️.
      Buon proseguo di giornata, caro Seph🌸

      Piace a 1 persona

          1. Credo che tu sia fortunata. Hai avuto un padre meraviglioso. Seppur tra mille tempeste e bufere. Io non posso dire lo stesso, perché sono stato abbandonato. Ma il viso bruciato mi ha insegnato tante cose!!
            Ricambio l’abbraccio amica mia!! 🤗

            "Mi piace"

Scrivi una risposta a cazzeggiodatiffany Cancella risposta