A te, mia Reby

Con una lacrima, mista a euforia, eccitazione e paura, mi dici che pensare a domani ti fa tremare le gambe.

Ed allora ci abbracciamo. Inizi un nuovo viaggio. Una nuova scuola. Altre persone da conoscere. Una città diversa.

Con una luce negli occhi che è sempre pronta a irradiare energia. 

Ci coccoliamo.

Ti racconto di quanto anch’io avessi paura, alla tua età. È normale. La paura è parte della vita. È lei che ci spinge a voltarci per cercare il coraggio. È per merito suo, se diventiamo sempre più forti ed audaci. Non è facile. No. Ma nemmeno impossibile.

Mi guardi. In silenzio. 

Ti accarezzo la guancia. Percorro con le dita i tuoi tratti. Delicati. Profumati di aspettative. 

Ed i miei battiti, assorbono le tue paure. Come carta assorbente. È impermeata di tutto. Ma funziona ancora benissimo. Il colore, sì, è vero, ad osservarlo bene, si è un poco stinto, reca alcune macchie di lacrime, come inchiostro indelebile. Ma può andare. Ed anche verso i margini, è un poco logora. Non sono più molto definiti. Il tempo li ha danneggiati e strappati. Ma so che Dio, quando sono diventata mamma, me l’ha fornita bella robusta. Servirà ancora per parecchi anni.

Dovrà tamponare ancora un sacco di tue avventure. Di tuoi errori. Di tue sconfitte. Di tue vittorie.

Ho una buona spazzola. Per renderla ancora morbida. Ogni giorno ne avrò cura. Te lo prometto.

Così sarà sempre in grado di attutire i colpi. E quelli di Andrea. Il tuo fratellone.

Domani ti accompagnerà il papà. Lui è speciale. Capisce.  È una persona sensibile. Io mi sono innamorata dello spessore della sua carta. Ha assorbito anche tante mie incertezze e fragilità.

Diciamo una preghiera. Io e te. Tenendoci per mano. Ti faccio il segno della croce sulla fronte. So che lo Spirito Santo, guiderà le tue orme.

Ti spengo la luce. Resta accesa solo quella notturna.

Di nascosto, metto un bigliettino nell’astuccio” Domani sarò lì vicino a te, col mio ♥️”.

M’immagino il tuo sorriso, quando seduta nel tuo nuovo banco di prima superiore, lo troverai. Dentro ci sarà tutto il mio amore..

75 pensieri riguardo “A te, mia Reby

  1. Non vale!…Sei anche una mamma meravigliosa. Sai forse ho scoperto il tuo segreto… riesci a NON essere incentrata su te stessa e ti viene naturale donarti agli altri! Che Dio ti benedica sempre. Con sincero affetto giò

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    1. Che dire, mia cara Giò?
      Un grazie enorme, non è minimamente sufficiente per esprimere la mia gratitudine e la grande emozione che le tue parole innescano nel mio cuore…
      La benedizione, inoltre, per me, è un grande regalo. Mi fa sempre tanto bene. Tanto.
      Non immagini nemmeno quanto!
      Ti abbraccio forte. Ti stringo. Fino a farti giungere il mio battito che ora, corre…corre…felice.
      Buona serata, con affetto ricambiato❤️

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  2. Mia cara, non sono riuscita a leggere il tuo post ieri, ma penso che il “primo giorno” sia trascorso benissimo.
    Sapendo di aver accanto una mamma meravigliosa come te, la tua “bimba” (lo sarà sempre per te, anche quando compirà 50 anni) avrà senz’altro affrontato con coraggio la sua paura, quindi ne avremo di cose belle da leggere.
    Che Dio ti benedica, Dina, per tutto l’amore che provi e sai trasmettere ai tuoi figli.
    Tutti i figli del mondo chiedono solo di essere amati, ed è proprio un amore come il tuo che li fa crescere sicuri e li rende capaci di affrontare la vita con forza e serenità, di percorrere la propria strada a testa alta, con autonomia e indipendenza, che li porta a raggiungere una maturità che li trasforma in “uomini” liberi, protagonisti delle proprie scelte.
    E anch’io ringrazio Dio che ti ha portato sul mio cammino, che mi ha dato la possibilità di “toccare” questo amore che fluisce da te non solo per la tua famiglia, ma per tutti quelli che ti passano accanto.
    Ti abbraccio con affetto, aspetto con trepidazione il racconto di questi primi giorni di scuola a venire, quelli che più di altri, in futuro, tua figlia ricorderà con gioia.
    Buona serata, amica mia. ❤ ❤ ❤

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    1. Sì, è vero. I figli saranno per sempre i propri cuccioli.
      Oggi è andata meglio. Rebecca ha un bel carattere. È espansiva e solare. Un po’ casinista, anche🤣.
      È sempre allegra.
      Molto insicura. La scuola nel complesso, ha intaccato la sua autostima. Avere la dislessia è un bagaglio ingombrante da portarsi appresso. Influenza molto l’approccio con gli altri.
      Spero trovi insegnanti , in grado di valorizzare le sue potenzialità e di comunicare le criticità con tatto.
      Scrollarsi la polvere accumulata negli anni scolastici, da alcuni insegnanti, comporta un lavoro tosto. Ora sta crescendo e maturando.
      Rimboccarci le maniche , le darà sempre più forza.
      Io non ho mai mollato. Anche se è stata veramente dura.
      Vedere una figlia che piange e non vuole più andare a scuola, perché derisa dai compagni, ( Beata te, che hai la dislessia, così puoi usare le mappe. Oppure come sei imbranata!) è avvilente.
      Se poi anche alcuni insegnanti, al posto di capire , dicono” Hei, svegliati! , oppure ” Devi applicarti di più “, la falla della sconfitta si allarga inesorabilmente.
      Trasmettere ed insegnare a credere in se stessi, è fondamentale.
      Sia per la scuola che per la famiglia.
      Lodare e/o criticare, con una pacca sulla spalla. Ecco. Questo renderà i nostri ragazzi, uomini e donne, pronti a fare del loro meglio..
      Grazie , grazie 💖💖💖

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      1. Sì, per una madre vedere piangere un figlia, soprattutto per ingiustizie che può aver subito, per essere stata ferita nella sua dignità di persona, non solo è avvilente, ma umiliante, mortificante, è un coltello piantato in una piaga che provoca una sofferenza pari a quella della propria figlia, come se il torto fosse stato fatto a lei. C’è un legame speciale tra madri e figli, indissolubile.
        Mi rattrista sentire che gli insegnanti stessi, che dovrebbero essere i primi educatori esterni alla famiglia a contribuire alla formazione della personalità dei ragazzi, non fanno nulla per svolgere questo compito, anzi, assumono un comportamento che può solo peggiorare una determinata situazione.
        Mi addolora l’atteggiamento di certi “compagni di scuola”, soprattutto perché dietro a quello che esprimono con le loro frasi ci sono famiglie, padri e madri che non hanno saputo non solo inculcare ai propri figli il rispetto per gli altri, ma non hanno saputo aprire loro la mente alla comprensione, alla solidarietà, alla condivisione.
        E’ il fallimento della “scuola”, ma anche quello della famiglia. C’è sempre un modo migliore di esprimere anche le critiche, che vanno fatte, se è il caso, ma con sensibilità e tatto. E vanno fatti anche gli elogi, questi nostri figli hanno anche il bisogno di essere gratificati, quando è il caso, per crescere più sicuri.
        Ma voglio credere con fermezza che non tutto sia così, so che ci sono ancora genitori meravigliosi, in primis, e insegnanti che svolgono il loro “mestiere” con passione e intelligenza, attenti alle specificità dei ragazzi, facendo tutto il possibile per sviluppare le potenzialità intrinseche ad ognuno.
        Vedrai che tua figlia li incontrerà e la sua insicurezza, a poco a poco, si attenuerà fino a scomparire.
        Sono certa che Rebecca, proprio perché ha sofferto, ha sviluppato una sensibilità che la porterà, con la crescita, ad acquisire una forza interiore che la renderà capace di affrontare il futuro con equilibrio.
        Tu non mollare mai (non c’è bisogno che te lo dica io, cribbio 😀 ), perché se tua figlia è solare ed espansiva il merito è anche dei genitori che ha, di una madre che le dimostra ogni giorno, non a parole ma con i fatti, anche con il proprio lavoro, certo!, non solo un grande amore, ma rispetto e stima, che sono le basi fondamentali per poter credere in se stessi.
        Amica mia, arriverà il giorno in cui tu e Rebecca tirerete un sospiro di sollievo, perché avrete vinto la vostra battaglia, e tu potrai tranquillamente sederti in poltrona ad ammirare la grande “donna”, libera e indipendente, che è diventata tua figlia.
        Ci sarà una preghiera per voi, all’interno delle mie, questa notte prima di dormire.
        Ti stringo a me, con affetto, che il Signore protegga il vostro sonno e illumini i vostri giorni. Buonanotte! ❤ ❤ ❤

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        1. Mannaggia, mi sono commossa.😪
          La tua sensibilità, la tua cultura, la tua dolcezza, sono depositate tra l’inchiostro di tutti i punti, le virgole, gli accenti…
          Rileggo con gratitudine e gioia. Piano piano. Riflettendo sulle tue parole.
          Grazie.
          Tu doni una forza tale, che forse, non sai nemmeno di avere.
          Mi lascio stringere molto volentieri dalle tue braccia delicate, che sanno però circondare il mio cuore un po’ ammaccato.
          Grazie.
          Ti auguro una buona giornata.
          Io ho fatto reperibilità notturna. Mi hanno chiamata solo ieri sera. Stanotte, è andata bene.
          Oggi sono a casa.
          A poi ❤️❤️

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          1. Grazie per le tue parole, ti scriverò più a lungo, mi sto preparando per andare al lavoro, ieri non ce l’ho fatta, ma oggi voglio riuscirci ad ogni costo. A presto, un bacio. ❤ ❤ ❤

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    1. Uniti. Entusiasti. Dove l’uno sostiene l’altro. Dove si litiga, anche…
      Ma sempre con rispetto ed affrontando le intemperie, tenendosi per mano.
      Nutrendo la fede, con costanza.
      Grazie, mia Lucetta.
      Lo Spirito ti rivesta di profumo e di perseveranza.
      Un abbraccio grandissimo💖

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    1. Mai dire mai!
      Non va al liceo, ma ad una scuola di moda. Dove la creatività spumeggia e prende forma.
      Lei è così. Cammina col naso all’insù ed il cuore fra le dita.
      Anima sensibile e sognatrice.
      Grazie 😆

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  3. Dina… sai dare tanto amore … forza … coraggio😘😘 sei una donna … una infermiera… una madre … una Madre di tutto il respiro del mondo. 💕 dina… ti porti dentro la luce ti Dio e l’amore di Maria ❤️

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      1. ❤️ comunque non vi perdo di vista tu Paola … e altri. Mi assento un po’ per le pubblicazioni sul mio blog ma passo sismografi posso e vi lascio sempre qualcosa di mio. Non ho testa per scrivere ma per leggervi si! ❤️

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Grazie per il tuo prezioso tempo!