Pensieri notturni

Nel silenzio della notte, torno a casa, dopo un’urgenza.

Adrenalina, sudore e stanchezza, si fondono nel buio della strada.

Pensieri che rincorrono liberi la musica, alla radio. Note che saettano tra la riga bianca, dell’asfalto. Rimbalzano contro le pareti dell’auto, regalandomi pace.

Persino il semaforo, si è messo a riposare. All’incrocio, mi fa uno scherzoso occhiolino giallo. Il verde ed il rosso, lo han lasciato da solo al comando, a salutare chi arriva al suo cospetto, contento di poter far compagnia, ai guidatori che passano,da quelle parti .
Apro il cancello, metto l’auto in garage. La temperatura è piacevole. Si sta bene. Un grillo, mi accoglie, “chiacchierando ” amabilmente con la luna.

Scooby, scodinzola ed aspetta una carezza. Ed io, non mi tiro certo indietro. Come ringraziamento, mi resta appiccicato fino alla porta. Si strofina il naso e mi guarda curioso. Ci osserviamo in silenzio. Ci vogliamo bene.

Così, l’una a guardare l’altro. Con la coda che parla di felicità per le coccole ricevute.

Entro in casa.

Piano piano. Vado a fare una doccia veloce veloce.

Poi, come d’abitudine, vado a guardare i ragazzi, dormire nelle loro stanze.

Reby, col gatto sui piedi, che starà rincorrendo qualche principe azzurro.

Andrea, con gli auricolari sul comodino( ormai il loro posto fisso, vicino al cellulare), starà invece sognando l’ultima risata fatta in compagnia degli amici, all’inaugurazione della nuova birreria.

Alex, dorme beato. Entro nel letto, facendo attenzione a non svegliarlo.

Il respiro familiare ed il profumo della sua pelle, mi accolgono.

Mi stendo.

La sua gamba avvolge la mia e mi sussurra buona notte……

Mi addormento con la consapevolezza che la famiglia, è il mio porto sicuro.

Il faro di cui Dio è il custode, sarà sempre la nostra direzione , da seguire nell’incertezza del viaggio.

47 pensieri riguardo “Pensieri notturni

  1. SERA

    di Fausto Corsetti

    C’è un tempo unico, speciale, diverso nel quale più facilmente tornano alla mente pensieri, volti, memorie, nomi e vissuti, che altrimenti restano sopiti nel lento scorrere del tempo e delle stagioni…
    Alla sera, nella vivacità di un mondo dinamico e non facilmente controllabile nelle altre ore del giorno, in perfetta solitudine, abbiamo l’ occasione, la fortuna di ritrovare noi stessi. Ritrovarsi, riscoprirsi lasciandosi precipitare nel vuoto, nel silenzio.
    Lo sguardo si muove sicuro su percorsi familiari. Cade, per caso, su un tavolinetto sistemato in un angolo, accanto alla finestra. E’ letteralmente ricoperto di fotografie, di tempi passati e recenti, alcune racchiuse in raffinate cornici d’argento, altre semplicemente appoggiate . La mente rimesta tra i ricordi, quasi annaspando a caso dentro a un vecchio baule, mentre tornano vivi, vicini, presenti nomi precisi, familiari, impressi a chiare lettere su un mondo di cose che tornano a vivere e appaiono quelle di sempre.
    Le foto appartengono alla identità, alla storia di una persona; cementano la sua quotidianità, la orientano verso il futuro, infondendo equilibrio, e quella misteriosa preziosa sicurezza, che appartiene a coloro che amano il proprio passato, fatto di piccole e grandi vicende, che hanno aiutato a crescere, a cambiare, insomma a diventare quello che ora siamo.
    Il cuore e la mente si affollano di incontri e di ricordi diventati remoti, ma improvvisamente resi presenti da oggetti, sapori, colori che sembrano, in verità, non essersi mai allontanati.
    Tutto torna lucidamente presente, come se la linea di confine del più remoto passato fosse custodita solo dallo spazio di una notte. Tutto vicino, come fosse accaduto ieri.
    Sembra di sognare. Pare di stare in un mondo altro, che viene dal passato, da molto lontano, ma che diventa capace di ridare vita, presenza, verità a cose, a situazioni che sappiamo non possono tornare.
    La poltrona: barca in un mare di emozioni.
    Sensazioni paragonabili a un momento di bonaccia, quando la distesa liquida è calma, le vele sono raccolte, il dondolio invita al torpore. Prendersi cura di se stessi e lasciare da parte l’agire per concentrarsi sulle proprie sensazioni, far sì che esse possano nascere da desideri nuovi che possano rigenerare la persona attraverso piccole cose dimenticate. Così la barca diventa una culla, le onde sono le braccia materne che inducono al riposo, si può riscoprire il piacere del sole caldo sulla pelle, imparare a vivere momenti di pausa che non sono di inezia e di noia, ma di intenso rapporto con se stessi.
    E’ un tempo magico quello che concediamo a noi stessi. Una stanza inviolabile. Un diario segreto. Uno spazio incredibile, da dove riemerge, come da una fonte profonda, una energia indicibile, capace di rimettere in piedi una giornata che appariva ormai conclusa. Non è tempo rubato, ma un tempo dedicato, riservato, esclusivo, indispensabile. Garanzia di verità.
    Nelle profondità del pensiero, nulla si improvvisa: tantomeno le cose che contano. I dettagli vanno notati e ascoltati. Lì, in quelle profondità, nasce e si fa strada la voglia di ricominciare: lì ogni cosa trova il suo nome, ogni nome il suo volto, ogni volto il suo cuore, ogni cuore il suo cammino.
    Servirà, tutto servirà per il nuovo giorno.

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  2. Mi associo al commento di Volpina . Ti ammiro per il lavoro che fai. Non ne sarei MAI stata capace perché, per la mia eccessiva sensibilità, la sofferenza degli altri mi avrebbe schiacciata.
    Da anziana sono diventata più forte con l’aiuto di Dio. Tu invece sei così” matura” che, dopo una giornata stressante, riesci a vedere il buono che ti aspetta. Sei speciale. ❤

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    1. Ma grazie .
      Grazie tanto del tuo commento!
      Non sono sempre stata così. La fede e l’età hanno svolto un ruolo fondamentale per vedere il bianco,dove c’è grigio. Per scorgere la bellezza dove c’è foschia. Per essere più altruista con chi è solo egoista….
      Grazie ancora ❣️❣️

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      1. Per fortuna, anche se WordPress ci mette i bastoni tra le ruote, noi un modo per tenerci in contatto lo troviamo sempre! 🙂 Ovviamente, nel mio blog ti accoglierò sempre a braccia aperte. Grazie a te per la risposta e per i tanti commenti che anche tu hai lasciato sul mio blog! 🙂

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